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Considerando i campionati dove ho allenato io, Uruguay e Argentina, la differenza è soprattutto tattica. Per sopravvivere le squadre in Sudamerica devono vendere i giocatori, e li vendono troppo giovani. In Uruguay ci sono delle squadre in cui il giocatore più anziano ha 23 anni. Con squadre così il lavoro principale è quello tattico perché ci sono ragazzi che arrivano molto presto in prima squadra, e magari non hanno ancora completato il loro percorso di crescita. In questi casi i giocatori possono commettere errori tattici, ma a livello fisico sono già pronti. Se vai a vedere i dati e le statistiche del campionato argentino ci sono numeri simili a quelli dell'Italia; le differenze le vedi nella qualità tecnica, perché i migliori argentini, uruguaiani e brasiliani vanno nei campionati europei. (it) |