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Era il terzo film, avevo trentatré anni e mi sono ritrovato con tre miliardi di debiti. Il costo del denaro era al 18%, mi dicevano che avrei fatto bene a fallire, chiudere tutto e tanti saluti: dopotutto, ci sono decine di storie così nel cinema. Ma mio padre m'ha insegnato che se sbagli devi pagare, e io sono andato avanti, ho pagato. Per cinque anni il mio lavoro era chiamare le banche, dalle nove di mattina alle tre del pomeriggio: quanti assegni sono arrivati oggi? Gli ottimisti dicevano che sarei durato qualche mese, io mi vedevo costantemente rovinato, ma non ero particolarmente depresso, facevo solo molta fatica: alle undici di sera mi addormentavo dovunque fossi. (it) |