Mention816921

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so:text Nel mondo tradizionale, che per noi è quello retto dai principî dell’autorità e della sovranità, della gerarchia dell’ordinamento dall'alto e verso l’alto – tutto ciò che è “patria” o “nazione” – ethnos – non ebbe un significato politico ma soltanto naturalistico: si è di una patria o nazione come si è di una data famiglia. L’ordine politico in senso proprio corrispondeva invece al principio dello Stato o dell’impero come unità sovrordinata rispetto a nazione o "popolo". È così che si ebbero formazioni politiche in cui patrie e nazioni ebbero bensì il loro posto, ma non come fattori determinanti, invece come semplice "materia" della gerarchia complessiva. E non sembrava strano, a tale stregua, che, per esempio, per combinazioni dinastiche, per matrimoni o successioni, un popolo passasse a far parte di uno Stato diverso: da ciò esso non si sentiva per nulla snaturato, appunto per via del carattere sopraelevato del principio politico. Tale situazione aveva anche una controparte etica: l’appartenenza allo Stato era legata ad una fedeltà, cioè presupponeva un atto libero, volontario . L’essere di un popolo o di una nazione è invece qualcosa di semplicemente dato, di naturalistico (it)
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so:description Citazioni di Julius Evola (it)
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Triples where Mention816921 is the object (without rdf:type)

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