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Alzatevi fino al Righi con la funicolare che parte dalla Zecca.
Già il viaggio è di per sé un attrait, in quanto quella funicolare è un po' come un'allegoria della nostra nascita, se non – per le prospettive che apre – della nostra intera vita.
Esce da un buio tunnel, come da un ventre materno, e su su si arrampica ben oliata e silenziosa, tirata dal suo inarrestabile cavo, per portarti diritto nella luce sempre più accesa, fino alle cupole dorate del proustiano Hôtel Pagoda, vicino alla tozza torre di mattoni rossi dalla quale, prima della guerra, rombava il cannone delle dodici. Dal Righi, seguendo la strada che va verso il forte Begato e oltre, si ha perfetta la visione dei due volti della città, nettamente divisi dalla catena massiccia delle serpigne mura. (it) |