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La civiltà è una cosa bellissima, ma orribilmente monotona. La sua luce potente, ovunque arrivi a proiettarsi, rende tutte le cose del medesimo colore scialbo, come fa un raggio di luce elettrica. I paesi più lontani diventano eguali; a poco a poco le differenze di costumi, di usi, persino di linguaggio e di razza vanno scomparendo; tutto quanto vi è di più incantevole, la varietà, si appiana, si dilegua, e il mondo finirà col non presentare più attrattive di una immensa palla da biliardo. Allora il viaggiare per vedere diventerà una fatica inutile; anzi, è già sulla buona strada per essere inutile. (it) |