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Alcuni dopo l'89 si affrettarono a porsi al servizio del nuovo potere, altri abbracciarono la vecchia idea di diritto, altri ancora provarono nostalgia per gloria e privilegi perduti. I dissidenti erano pochi, senza il prestigio e il supporto della Chiesa come fu invece in Polonia o a Praga, e da noi la Chiesa ortodossa aveva nei suoi ranghi molti informatori. Eppure, nel mezzo del cammino tra bene e male, l'evoluzione politica della Romania non è stata certo così negativa come nell'Ungheria o nella Russia odierne. (it) |