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Albert, nell'introduzione del suo "trattato", contesta ai sostenitori degli indirizzi analitici ed ermeneutici l'inconciliabilità di razionalità e impegno, per contro critica ai fautori degli indirizzi dialettici l'asserita semplicità e inscindibilità di nessi, che tuttavia riconosce, tra razionalità e impegno. Per superare l'angustia di questi indirizzi, Albert propone il "razionalismo critico" della Filosofia di Karl Popper, suo riconosciuto maestro, che consentirebbe di conciliare razionalità e impegno. La via dovrebbe essere quella di "un impegno critico per un pensiero razionale. (it) |