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Bell'uomo, alto, adusto e muscoloso, con quella timidezza di gesto che hanno i marinai troppo alti e troppo grossi in confronto all'angustia delle loro cuccette e cabine, conoscevo bene Romano Romanelli e la storia della sua passione per l'arte. , Romano aveva lasciato anni fa la sua carriera di marinaio per l'amore della scultura, e non più giovanissimo s'era messo a studiare e a modellare con un fervore di assiduità che poteva servire d'esempio ai tanti svogliati e divini della «sensibilità» oggi di moda. (it) |