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La dottrina della sacralità della vita ha poco dalla sua, se la si interpreta esclusivamente in chiave di vita biologica. La mia tesi al riguardo è che un individuo ha diritto alla vita se ha una vita in senso biografico. In base a questo criterio, almeno alcuni animali non-umani avrebbero un diritto di questo genere. Le scimmie, per fare l'esempio più ovvio, hanno vite piuttosto complesse. Sono notevolmente intelligenti, formano famiglie, vivono in gruppi sociali e apparentemente esibiscono atteggiamenti rivolti sia al passato sia al futuro. Da un punto di vista emotivo e intellettuale le loro vite non sembrano complesse quanto quelle umane; tuttavia, più impariamo su di loro, più si fanno impressionanti le somiglianze tra noi e loro. (it) |