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Egli è formalmente ancora un esponente del partito Baas , un tempo il più importante movimento laico e progressista del Medio Oriente arabo, nato durante la seconda guerra mondiale, emozionalmente anche dall'ammirazione suscitata a Beirut, a Damasco, a Bagdad, dalle notizie sulla difesa di Stalingrado. Era quindi bizzarro, se non addirittura scandaloso, che il rais iracheno esortasse all'improvviso da quel pulpito tutti i credenti musulmani a impugnare le armi per liberare La Mecca e la tomba del Profeta a Medina occupate dagli stranieri. Tanto più che per otto anni, durante la guerra del Golfo, egli è stato il cavaliere degli arabi in lotta contro il fanatismo religioso del persiano Khomeini. (it) |