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I più sono tutti immersi nel conoscere discorsivo e non pensano neanche che siffatto stato di pensiero non discorsivo, materiato dall'io, in cui il flusso delle rappresentazioni discorsive, del "questo", è onnubilato dall'io , neanche pensano, dico, che mai sia esistito, come chi, tutto immerso nel piacere, più non si sovviene che un giorno era preda del dolore. Ma ad un certo punto, scemando di mano in mano le rappresentazioni discorsive, esso si illumina, ond'ecco la ragione di quella sentenza famosa, dove si dice che bisogna scrutare con attenzione la relazione tra soggetto percipiente e realtà percepibile. (it) |