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Nel '90 s'era inaugurata la galleria Umberto I, il «salotto» della città. I napoletani amarono subito questo monumento di vetro, vago, aereo, sul quale galleggiava, con effetto di mongolfiera piedigrottesca, la bellissima coupole di Boubé. La musica, i varietà, i caffè di grido, le botteghe eleganti andavano a rifugiarsi sotto l'ombrello trasparente della Galleria; e una variegata società tra artistica e picaresca si formò in quell'aria di acquario, tra i fumi delle speranze e quelli delle prime macchine del caffè espresso. (it) |