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Erode cercherà di far morire il Bambino, la Sinagoga fremerà, i suoi dottori si leveranno contro Dio e contro il suo Cristo, manderanno a morte il liberatore d'Israele; ma la fede rimarrà ferma e incrollabile nell'anima dei pastori, nell'attesa che i sapienti e i potenti si prostrino a loro volta davanti al presepio e alla croce. Che cos'è dunque avvenuto nel cuore di quegli uomini semplici? Vi è nato il Cristo, e vi abita ormai con la fede e l'amore. Sono i nostri padri nella Chiesa; e tocca a noi imitarli. Chiamiamo dunque a nostra volta il divino Bambino nelle anime nostre; facciamogli posto, e nulla gli arresti più l'entrata nei nostri cuori. È anche per noi che parlano gli Angeli, è a noi che annunciano la lieta novella; il beneficio non deve fermarsi ai soli abitanti delle campagne di Betlemme. (it) |