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Mio padre era di Noto. Finita la guerra fu mandato col grado di capitano a Cremona dove conobbe mia madre. In quella città spadroneggiava Farinacci. E fu nel 1922, alla vigilia della marcia su Roma, che i fascisti assaltarono l'edificio della prefettura. Fedele alla monarchia e allo Stato, mio padre ebbe il compito di proteggere la sede prefettizia. Ci furono dei morti dalla parte degli squadristi. Il ras Farinacci invocò il martirio fascista. Fu in quel momento, nella confusione e collusione dei poteri governativi, che il fascismo trionfò. Era il 1922, la marcia su Roma fu la ciliegina. (it) |