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Le società moderne e postmoderne sono sempre state assediate da un fondamentalismo, sia religioso che secolare, socialmente fondato. Questi moralisti vorrebbero ripulire l'immaginazione culturale dall'eros e dalla violenza; condannano l'aperta discussione di azioni e desideri trasgressivi nelle scuole e in altri luoghi pubblici; cercano di punire e a volte perfino incarcerare coloro che compiono crimini «senza vittime» sulla base del ragionamento che essi violano la coscienza morale collettiva.
L'ironia è che, senza l'immaginazione e l'identificazione sociale del male, non ci sarebbe possibilità di legame con il bene che questi moralisti sostengono così fortemente. Più che mettere a repentaglio la moralità convenzionale, la trasgressione la sottolinea e la rivitalizza. Bataille, che James Miller chiamò il «filosofo maledetto» della vita intellettuale francese, non cessò mai di insistere su questo punto. (it) |