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Or è vero che il Minturno non fa allusione alcuna alla genesi delle sue nuove idee letterarie, ma non c'è da aspettarsela. E però, al vederlo tam mutatus ab illo del «De poeta», come non pensare che qualche gran nube è passata sull'anima del pio vescovo? Ora il suo pensiero teorico si orienta tutto verso una poesia alleggerita dagli inevitabili residui del male, e il meno in conflitto possibile con l'Unico Vero. Il classicismo stesso, con il suo fondo di paganesimo, gli fa paura; e, vedete? dopo aver gettato uno sguardo di spregio alle favole romanzesche «che di sogni empion le carte» viene ad auspicare altre favole . (it) |