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Bisogna morire a sé stessi per giungere alla verità, all'essere, alla gioia – a quell'Io più grande che il Vangelo promette e insegna ad ogni uomo. E questa morte a sé stessi è in tutto e per tutto come la morte: ma è rinascita per chi vi giunge , mentre chi non vi giunge nella propria vita, potrà giungervi, in un'estrema chance, nella morte reale, cioè nel forzato dischiudersi del guscio della sua vita falsa, di «ricco», a quell'Io più grande, divino, che anima l'universo intero. E la morale è dunque: prima che sia tardi bisogna giungere a quellIo divino, e morire e rinascere, finché c'è ancora vita. Camminate nella luce finché avete luce.
Così sarebbe secondo il Vangelo, e così era secondo il Tolstòj esegeta e predicatore cristiano. (it) |