Mention841118

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so:text L’ultima performance negazionista, più che parlare di innocenza in generale, si concentra su di un fatto specifico: due incontri dell’imputato Andreotti con Stefano Bontate di cui ha parlato Pif nella serie televisiva La mafia uccide solo d’estate in onda ogni giovedì su Rai1. Sul Foglio del 12 maggio, Maurizio Crippa sostiene – in sintesi – che Pif "calpesta i fatti", perché "sta scritto nelle sentenze" ed è "sigillato nella sentenza di Cassazione" che le dichiarazioni accusatorie relative ai due presunti incontri non "erano confortate da adeguati riscontri Insomma, non ci furono e l’Andreotti che incontrava Bontate non è mai esistito". Peccato per Crippa che la Cassazione abbia "sigillato" una verità ben diversa. A pagina 169 la Cassazione conferma quanto aveva già stabilito la Corte d’Appello, concludendo che Andreotti i mafiosi "li aveva incontrati; aveva interagito con essi; aveva loro indicato il comportamento da tenere in relazione alla delicatissima questione Mattarella, sia pure senza riuscire a ottenere, in definitiva, che le indicazioni venissero seguite; aveva conquistato la loro fiducia tanto da discutere insieme anche di fatti gravissimi nella sicura consapevolezza di non correre il rischio di essere denunciati; aveva omesso di denunciare le loro responsabilità, in particolare in relazione all’omicidio Mattarella, malgrado potesse, al riguardo, offrire utilissimi elementi di conoscenza". Tutto ciò vien detto dopo aver premesso a pagina 156 che vi erano stati due incontri di Andreotti con Bontate "aventi a oggetto il problema rappresentato da Piersanti Mattarella", il secondo dei quali va collocato nella primavera del 1980 . A questo punto, non si capisce proprio come si possa negare che i due incontri Andreotti-Bontate vi sono stati, per accusare invece chi ne parla di essere "un calunniatore, un mascariatore". Il fatto è che proprio i due incontri con Bontate hanno assunto una rilevanza probatoria di notevole rilievo per la responsabilità penale a carico di Andreotti ravvisata fino al 1980 dalla Corte d’Appello e definitivamente "sigillata" in Cassazione. Per cui, negare questi incontri è un po’ come ribadire senza alcun fondamento – ancora una volta – che Andreotti sarebbe stato assolto. (it)
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so:description Citazioni di Gian Carlo Caselli (it)
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