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Anassimene anch'egli di Mileto, figlio di Euristrato, disse che il principio è l'aria infinita e che da essa vengono le cose che si producono, quelle che sono prodotte e quelle che si produrranno, gli dèi e le cose divine, mentre le altre cose vengono da ciò che è suo prodotto. L'aspetto dell'aria è questo: quand'è tutta uniforme, sfugge alla vista, mentre si mostra col freddo e col caldo, con l'umido e il movimento. E si muove sempre perché, se non si muovesse, tutto quel che si trasforma non si trasformerebbe. Condensata e rarefatta appare in forme differenti: quando si dilata fino ad essere molto leggera diventa fuoco, mentre poi condensandosi diviene vento; dall'aria si producono le nuvole per condensazione e se la condensazione cresce, l'acqua, se cresce ancora, la terra e all'ultimo grado le pietre. Sicché i contrari fondamentali per la generazione sono il caldo e il freddo. Anch'egli suppone eterno il movimento mediante il quale si ha la trasformazione. (it) |