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Continuo a pensare che il nostro premio, la storia di questi campioni che spesso vengono da famiglie non agiate, sono soprattutto un esempio per far capire ai giovani che nello sport tutti hanno la possibilità di diventare campioni. Purché la motivazione principale sia il divertimento: io, come Spitz o la Fraser, ho vissuto la gioventù col piacere di fare sport: i risultati sono venuti dopo. E anche questi premi sono venuti dopo, come conseguenza naturale: sono orgoglioso di essere stato scelto come campione del secolo soprattutto perché adesso posso spiegare ai giovani cosa c'è dietro la mia carriera fortunata. Ecco, noi siamo dei ragazzi fortunati. (it) |