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apostolo entusiastico della bellezza, la fa, come nessun altro mai, trionfare in ogni sua opera, florida, radiosa, immortale. A così affinato sentimento della forma meno si addice l'austero bronzo; il marmo è il materiale prediletto di Prassitele su cui egli impera sovrano. Sotto la mano di lui se ne avviva d'incanto la superficie, guizzano mille luci e riflessi e sfumature, vibrano piani e passaggi tenerissimi, quasi impercettibili al tatto. E su tutto ciò si spandeva una policromia che rendeva più vivide le carni, smaglianti le vesti, aurea la chioma. E, virtuoso dello scalpello, contrappone allo splendore del nudo non pure i capelli or morbidi or ispidi, ma anche le rozze nebridi ferine, i molli tessuti dei mantelli, e, nelle figure di Eros, lo sfondo opaco delle grandi ali. (it) |