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La tempra energica di Michelangelo male si presta a carezzare le figure degli angeli traendole fuori delicate ed aeree dal marmo, facendole viver su le ampie pareti dove gli affreschi creano mondi nuovi: e nel mondo nuovo dischiuso agli occhi meravigliati, nella Cappella Sistina gli araldi celesti di Michelangelo hanno un tipo ben diverso dal consueto.
Sono giovinotti robusti, dalla fisionomia improntata a virile e quasi guerresca fierezza: ignudi, mostran valida muscolatura e in attitudini di sforzo, che non hanno grazia, ma ricordan quelle tutte vigoria degli atleti, o sorreggon Dio Padre tra le nuvole o accorrono recando gli strumenti della passione. Michelangelo ha tolto a queste creature l'ala vaporosa e leggera, l'ala lunga e bianca dal battito possente. (it) |