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Tra il 1974 e il 1991 l'Etiopia conobbe il suo periodo più infausto, tanto da far impallidire le sanguinose scorrerie di Gragne, detto il Mancino, e la stessa brutale aggressione dell'Italia fascista. Il colpo di Stato, operato dai militari del Derg, che avrebbe dovuto far crollare l'antico impero di Hailè Selassié, giudicato troppo lento nel realizzare le necessarie riforme, in realtà non generava affatto libertà e democrazia, ma soltanto un nuovo ordine contrassegnato dalle peggiori brutalità e da una guerra civile che avrebbe spento intere generazioni. (it) |