so:text
|
Rievocammo i vecchi tempi. Era taciturno, simpatico, triste. Prese a cantare delle častuški. Aveva già la voce rauca, il viso sciupato, e attraverso quel viso, come dietro alla nebbia del tempo, io rivedevo il Sergun'ka primaverile d'una volta. Poi, con espressione mutata, cominciò a declamare L'uomo nero. La sua recitazione magistrale sembrava come percorsa da uno spasimo interiore. Vedevo dalla sua eccitazione che doveva trattarsi di qualcosa di molto importante per lui. C'era come l'appello della disperazione. (it) |