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Era stato il creatore di tutte le forme dell'arte cinematografica, e ci scriveva delle lettere commoventi, lamentando che lo volevano ridurre al ruolo di semplice «truccatore», e che il termine «ingenuità», ricorreva un po' troppo spesso ogni qual volta parlavano di lui; reclamava a tutti i costi per sé l'onore del «vaudeville» e del dramma mondano.
È vero che Méliès ha inventato «tutto», praticamente, ma è stato anche molto sfortunato: dopo la guerra si vide costretto a dirigere un piccolo teatro a Montreuil . Nel 1928 si era ridotto a vendere giocattoli alla stazione di Montparnasse. Lo si riscopriva, lo si festeggiava e applaudiva un po' . Eppure, a tutti quelli che amavano veramente quest'arte, Georges Méliès ricordava la poesia dei luna-park, delle fiere, della bohème, e delle meravigliose fantasie dell'infanzia. Méliès morì all'inizio del 1938, sempre felice e fiero del suo passato, allegro come un bambino che s'accorge di non esser stato completamente trascurato. (it) |