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In Omero tutto è visibile. Questa affermazione brusca vuole allontanare quelle interpretazioni che riconducono alcuni passi dei poemi a eventi misteriosi o irrazionali. Mortali, immortali, anime e sogni, l'Ade stesso si dispongono in un orizzonte di luce. La lontananza che li separa è la distanza che sancisce uno spazio definito dallo sguardo. Ed è lo sguardo , con i suoi livelli di profondità, a determinare i rapporti di forza nella disposizione del mondo omerico. La vista è infatti la possibilità stessa della conoscenza. Il medesimo paradigma verbale di ἰδεῖν e ὁράω mostra quanto il tessuto linguistico si inscriva in questa legge. (it) |