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Era, si diceva, un film ispirato a Beria: o anche, si mormorava a Mosca, a Stalin. In realtà Penitenza è il film più duro, più chiaro, più radicale sullo stalinismo e sul comunismo «storico» che sia mai stato fatto. Nei cinema di Mosca, la gente ne accoglie l'inizio in silenzio e la fine in lacrime: dietro questo «grottesco», lucido e disperato, ci sono alcuni milioni di morti, di reclusi, di internati in manicomio, di «desaparecidos». Ci commuove, ci indigna, ci prende alla gola: è un film che dice le lacrime e il sangue del più grande inganno del secolo. Sia lode al gorbaciovismo che lo ha liberato e fatto circolare. Ma non permettete più a nessuno di dire che quella sanguinosa menzogna fu l'alba, sia pure tormentata, di una nuova umanità. (it) |