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Io non so cosa penserebbero don Juan e don Genaro delle speculazioni di Hume e Nagarajuna. Invece, sono sicuro che Carlos Castaneda le approverebbe – sebbene con una certa insofferenza. Ciò che gli interessa non è tanto mostrare l'inconsistenza delle nostre descrizioni della realtà – siano quelle della nostra quotidianità o quelle della filosofia – quanto la consistenza della visione magica del mondo. La visione e la pratica: la magia è innanzitutto una pratica. I libri di Castaneda, sebbene abbiano un fondamento teorico: lo scetticismo radicale, sono il resoconto di un'iniziazione a una dottrina dove la pratica occupa il posto centrale. (it) |