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Un operaio dello spettacolo, avrebbe detto Totò, che affascinava e affabulava senza lasciare alcuno scollamento fra sé e le quinte. Se per Eduardo il teatro doveva essere gelo, io la prima volta che vidi quello di Gaber capii invece che poteva anche essere sangue e sudore. Forse, doveva esserlo. Perché lui per far arrivare il suo pensiero si spendeva fino in fondo, ben al di là di quanto avrebbe potuto certamente fare limitandosi a utilizzare le proprie doti di uomo di spettacolo, grande autore, ottimo compositore, eccellente cantante, interprete di grandissima ironia. Gaber aveva la capacità di prendere tutti questi doni, mescolarvi se stesso fino in fondo, e non aver paura mai di misurarsi con niente. (it) |