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La sua voce non poteva dirsi bella e nemmeno estesa. Tuttavia egli sapeva modularla con dolcezza infinita e smorzarla gradatamente sino a ridurla un lieve sospiro. La sua mezza voce era un incanto! Rammento il vecchio e già ritirato dalle scene nel 1864 a Milano e ricordo che una sera, al famoso Caffè Martini, allora convegno di tutti i cantanti grandi e piccini, in attività e in riposo, essendosi posto a canterellare sottovoce lo «Spirto gentil» della Favorita, in un momento tutto il pubblico d'ogni specie che affollava le sale gli si fece attorno, attratto da quel dolcissimo canto e beato dell'espressione paradisiaca con cui il grande tenore accentava le flebili e amorose note. (it) |