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È chiaro che il dandy di Coppola , questo dandy che sa colpire con un solo sguardo e sa affascinare le donne virtuose con belle maniere un po' esotiche e con i segreti dei cibi, dei gioielli e delle invenzioni bizzarre , viene dritto da Byron, da Baudelaire, dal Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. E questa è un'invenzione fedele di Coppola: fedele al secolo e agli umori in cui lord Ruthwen e Dracula furono immaginati, in cui l'eccentricità e l'eleganza elevate a filosofia di vita e ad arte rappresentarono una delle risposte al perbenismo ipocrita e schiacciante. Il vampiro di Coppola non catalizza solo la sensualità repressa, ma anche la qualità estetica della vita, fino alla follia estrema della passione amorosa. (it) |