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All'epoca se non avevi una persona che ti rappresentava non andavi da nessuna parte. Non è come adesso che con i mezzi di comunicazione si presenta un brano e in poco tempo lo conoscono migliaia di persone. All'epoca per andare a fare un provino in una casa discografica doveva esserci una persona conosciuta che ti presentava, altrimenti non ti aprivano neanche la porta. Ho avuto la fortuna di avere Giorgio Calabrese che allora era un grande autore, sia televisivo che di canzoni. Ha scritto tutte le canzoni di Bindi, tantissime sigle per Mina e per Ornella Vanoni. Era in giuria in un concorso di voci nuovi e mi ha subito preso a ben volere facendomi andare a Milano a fare dei provini. Però non aveva solo me. C'erano anche Fabrizio De André, Memo Remigi e altri autori diventati famosi nel tempo, come Zambrini che ha scritto tutte le canzoni di Morandi. Noi andavamo con lui, però poi era la casa discografica che sceglieva. Sono stata fortunata perché sono capitata in una multinazionale. Erano tutti stranieri che amavano il bel canto italiano e quindi mi hanno fatto lavorare, perché per loro ero una vera cantante italiana, ed era questo che cercavano. (it) |