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Pontiggia è un bibliofilo attento e caparbio, in cui combattono una splendida ironia inglese e una passione simmetrica un po' melanconica – decisamente argentina. Ed è anche uno scrittore incapace di nascondere, a dispetto delle sue molteplici arti, il proprio retropensiero e i propri sentimenti. Per Pontiggia, parlare dei Classici come nostri contemporanei è un'ipocrisia. Non esiste alcun cammino ineluttabile della Storia. Proprio perciò i Classici, tra i quali esiste un preciso, rigido ordine, si caratterizzano – nel caos del nostro tempo – per la loro essenziale inattualità. (it) |