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Nel processo del 1626 il pievano di Cascia depose: «Quotidianamente quasi tutti gl'habitatori di questa terra vanno a raccomandarsi al corpo di questa beata Rita, dove ricevono grazie, ed ho inteso dire dalli Antichi che per il passato questo medesimo è stato fatto».
Da allora un incredibile e costante flusso di pellegrini lega quel piccolo paese umbro al mondo intero. In Rita ricercano certo la «santa degli impossibili», ma nel senso che può tutto colei che tanto ha conosciuto e tanto ha amato: i devoti cercano la ragazza desiderosa di Dio, la donna dal matrimonio difficile, la sposa privata violentemente dello sposo, la madre che non sa più cosa fare per salvare i propri figli, la vedova capace di perdono e di bontà, la donna consacrata che sta accanto alla Croce per ricevere e distribuire quella grazia e quella salvezza.
Nella storia del nostro popolo Rita è la sorella minore di due grandi santi dell'Umbria: il grande patriarca san Benedetto da Norcia e san Francesco d'Assisi. Ella, però, è, forse, la più amata dal popolo . (it) |