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Come una grida improvvisa della strada, un profumo repentino e dissolto o un'ombra o una luce sull'alto di un cornicione, o il trascorrere di certe velature sul paesaggio di Napoli primaverile, così il pensiero di Tilgher e le sue intuizioni nascono, balenano, scompaiono; lasciandoci dietro, spesso, qualche preziosa scoria di contraddizioni, di incongruenze, di idee sofferte o superate o, come diceva Croce del modo di ragionare di Enrico de Nicola, di idee consunte da una critica dall'interno, logorate dal loro stesso acido.
È proprio in questo che Tilgher ci appare un vero napoletano (it) |