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Orrendo, trarre solitari | di questa vita le catene. | A spartire la gioia ognuno è pronto, | ma nessuno a spartire la tristezza. | Solo qui sono come un re celeste, | costretti in cuore i miei dolori, | e vedo, docili al destino, | come visioni gli anni dileguare; | e tornano essi, con dorato, | ma collo stesso antico sogno; | e vedo una solinga tomba | che aspetta: a che indugiare sulla terra? | di ciò nessuno sarà afflito: | s'allegrerà | la gente più della mia morte | che non, già, del mio nascimento... (it) |