Mention86874

Download triples
rdf:type qkg:Mention
so:text In alto ho guardato dal fondo della notte, | verso le ruote dentate dei cieli: | coi fili lucenti del caso cieco | lassù il telaio del passato tesseva le sue leggi. | Al cielo ho rialzato gli occhi | attraverso le nebbie dei miei sogni | e ho visto che sempre si scuce in qualche punto | il tessuto della legge. || Batte l'una di notte, il silenzio è in ascolto. | Potresti ritrovare la tua gioventù, | potresti sognare un po' di libertà | tra gli umidi muri di pietra. Così pensavo | ed ecco, appena mi alzo, | già vedo le stelle e le due Orse, | splendide lassù, | come le sbarre ferree di un carcere. || Ho sentito piangere il ferro | e ho sentito ridere la pioggia, | ho visto fendersi il passato | e ho capito che solo l'immagine | si può dimenticare. Io non so altro che amare | faticando sotto i pesi più gravi. | Oh, coscienza d'oro, perché | bisogna fare un'arma di te? || È un uomo maturo soltanto chi non ha | né padre né madre nel cuore; soltanto chi sa | che la vita ci è data in soprappiù | con la morte e che deve tenerla e restituirla | in qualsiasi momento come un oggetto | rinvenuto; soltanto chi non fa | né il Dio né il prete, né per sé né per gli altri. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Attila_J%C3%B3zsef
so:description Citazioni di Attila József (it)
qkg:hasContext qkg:Context42323
Property Object

Triples where Mention86874 is the object (without rdf:type)

qkg:Quotation81090 qkg:hasMention
Subject Property