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L'usignuolo affamato venne per elemosina nella presenza della formica e disse: Generosità è segno di fortezza e capitale di contentezza. Io, la mia dolce vita, la passai nella spensieratezza, ma tu usasti del senno e radunasti provvigione. Che sarebbe mai se oggi per un poco tu me ne facessi larghezza? – Disse la formica: Tu notte e giorno fosti in discorsi, e io in faccende; tu ora andavi pensando alla freschezza della rosa, ora eri affascinato dall'ammirazione per la primavera, e non sapevi intanto che ad ogni primavera sta dietro l'autunno e ad ogni via un termine?
Ascoltate, o cari, la storia dell'usignuolo e comparate nostro stato a quello di lui, e sappiate intanto che ad ogni vita sta dietro la morte, che ad ogni connubio sta dietro la separazione! Non è senza feccia il liquor della vita, e anche il raso ha le sue strie. (it) |