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Sono stata molto fortunata, ho lavorato con grandi maestri, lo erano Bava e Corman, molto simili, entrambi eleganti, gentili con gli attori, che però non erano il centro della loro attenzione, erano più interessati all'atmosfera del film in cui esprimevano la loro straordinaria visionarietà. Fellini? Lo incontravi e subito lo adoravi. Era speciale anche nei provini. Non ti chiedeva 'che hai fatto finora' o 'hai studiato recitazione'. Le domande erano 'hai un amante?', 'qual è il tuo profumo preferito?', 'hai un gatto?', 'cosa pensi dell'aglio?' (it) |