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La forma letteraria di Huysmans ricorda quelle inverosimili orchidee dell'India che fanno sognare così profondamente il suo des Esseintes, piante dalle esfoliazioni inattese, dalle inconcepibili fioriture, che hanno una maniera di vita organica quasi animale, atteggiamenti osceni o colori minacciosi, qualcosa come appetiti, istinti, quasi una volontà.
Spaventa per forza dominata, violenza repressa, vitalità misteriosa.
Huysmans concentra idee in una sola parola e comanda ad un numero infinito di sensazioni di stare nell'angusto involucro di una lingua da lui dispoticamente piegata alle ultime esigenze della più irriducibile concisione. La sua espressione, sempre armata e in atto di sfida, non sopporta mai costrizioni, neppure quella di sua madre, l'Immagine, che oltraggia alla minima velleità di tirannia e trascina continuamente, per i capelli o per i piedi, nella scala, rosa dai tarli, della Sintassi atterrita. (it) |