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Char, che di solito si ritirava molto presto, si sentiva bene e parlava, mentre Heidegger ascoltava. Lo sento ancora che dice: «La poesia non ha memoria. A me è richiesto di andare sempre avanti – nell'ignoto». Quando, a notte inoltrata, accompagnammo a casa il nostro ospite, Heidegger mi sussurrò all'orecchio: «È giusto quello che dice Char. In ciò consiste tutta la differenza tra pensare e poetare. Il poetare va sempre in avanti, mentre il pensiero è, per sua essenza, pensiero rammemorante; e tuttavia il poetare rimane la sua condizione indispensabile. (it) |