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Tra le passioni piacevoli noi annoveriamo l'amor proprio, l'orgoglio, la vanità, la filantropia, l'amicizia, l'amor conjugale, paterno e figliale, la beneficenza, la gratitudine, il desiderio, la speranza, la gioja, l'entusiasmo, l'amor del piacere, l'avarizia, l'ambizione, l'amor della gloria, l'amor del vero, del bello, dell'onesto, l'amore divino. Tutte queste passioni non meritano d'essere ritenute, né ugualmente trattate allo scopo del morale perfezionamento. Quelle che si debbono assolutamente escludere sono l'orgoglio, la vanità, l'ambizione, l'amor del piacere, l'avarizia e l'entusiasmo, perché contraddicono all'amore armonico di noi e degli altri, opponendosi nello stesso tempo al fine della felicità o al dovere di perfezione co' mali che apportano. Quelle che si debbono mantenere e nutrire sottoponendole però ad un legittimo freno o governo sono tutte le altre, in quanto che si accordano col soprannominato amore armonico di noi e degli altri, e giovano sommamente alla morale perfezione coi beni di cui sono feconde. (it) |