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Un uomo che narra una storia come quella di La signora della porta accanto è per me un’anima gemella. François pensava che si possa morire d’amore e ha voluto dirigere un film moderno sulla passione, perché la gente ritiene che sia roba da letteratura classica: Tolstoj, Stendhal, Balzac. Ma lui diceva: basta aprire il giornale e leggere la cronaca nera, tanta gente ancora oggi muore per passione. Molti lo trovano ridicolo, ma io credo che ci siano due tipi di morti: quella di Anna Karenina, che si getta sotto un treno, e quella dell’anima, in cui fisicamente sopravvivi ma muori dentro. E quando vengo a sapere che qualcuno soffre per una pena d’amore non prendo mai la cosa alla leggera. Che sia adolescente, giovane o vecchio, lo ascolto. (it) |