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Affronterò ora due questioni: in primo luogo, la legittimità del potere che l'Esecutivo ha usato; in secondo luogo, il ricorrere delle condizioni di fatto che hanno reso indifferibile esercitarlo. Sulla prima questione ricordo che la nomina di un nuovo comandante generale della Guardia di finanza e la contestuale revoca di quello in carica sono espressione di un potere del tutto legittimo in mano al Governo della Repubblica. Su questo punto sono concordi anni e anni di dottrina e di giurisprudenza. (it) |