so:text
|
Scopro dalla finestra lo spigolo d'una gronda, | in una casa invecchiata, ch'è di legno corroso | e piegato da strati di tegoli. Rondini vi sostano | qualche volta. Qua e là, sul tetto, sui giunti | e lungo i tubi, gore di catrame, calcine | di misere riparazioni. Ma vento e neve, | se stancano il piombo delle docce, la trave marcita | non la spezzano ancora. || Penso con qualche gioia | che un giorno, e non importa | se non ci sarò io, basterà che una rondine | si posi un attimo lì perché tutto nel vuoto precipiti | irreparabilmente, quella volando via. (it) |