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Chi considerasse che per la verità non c'è che un sentiero e per l'errore infiniti, non si stupirà che, camminando gli uomini con tanto scarsa luce, la maggior parte smarrisca il cammino. I concetti che la comprensione forma delle cose sono come le figure quadrilatere che solo in un modo possono essere regolari, mentre in innumerevoli modi possono essere irregolari o trapezoidali, come le chiamano i matematici. Ogni corpo, nella sua specie, solo con una misura può riuscire correttamente organizzato; mentre con infinite può riuscire mostruoso. Solo in un modo si può riuscire; errare in infiniti. Anche nel cielo non ci sono più di due punti fissi per guidare i naviganti. Tutto il resto è instabile. Altri due punti fissi ci sono nella sfera della comprensione: la rivelazione e la dimostrazione. Tutto il resto è pieno di opinioni, che vanno girando e succedendosi le une e le altre, secondo il capriccio di intelligenze motrici inferiori. Chi non osservasse diligentemente quei due punti, o uno di essi, secondo l'emisfero in cui naviga, cioè, il primo nell'emisfero della grazia, il secondo nell'emisfero della natura, non arriverà mai al porto della verità. (it) |