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Spendo solo una parola, inevitabile, per la squadra che più delle altre ha contraddistinto il mio passato da professionista, forse perché quella in cui ho vinto di più, forse perché l'ultima. Un club al quale ho dato tutto me stesso, a cui devo tantissimo, ma che a sua volta non può sentirsi in credito con me. Quegli scudetti che giustamente reclamano, sono quelli conquistati anche grazie al mio lavoro. Ero il direttore generale di quella squadra, abbiamo gioito insieme, mi sarebbe piaciuto avere un altro tipo di considerazione. (it) |