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Non noi, che tanto c'inchiniamo riverenti al principio cristiano, come alla suprema forma più perfetta della coscienza religiosa, quanto aborriamo le adulterazioni che vi ha arrecate e lo strazio che ne fa tuttora la Curia romana: non noi, dico, ci dorremo dei dardi non nuovi di fabbrica, pur sempre aguzzi e velenosissimi che il Curci ha confitti e riconfitti nella più intima compagine del Papato. Né è, di certo, la sua contrizione né la sua abiura che possa aver la forza di sconficcarli codesti dardi e di rimarginare le ferite profonde per essi aperte. Scomparso lui dalla scena, sono rimasti i semi che egli andò spargendo; i quali, o prima o poi, dovranno fruttificare; e già ne sono spuntati i primi segni. (it) |