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Norfolk: Questa è la settima Commissione per il caso di sir Thomas More, nominata dal Consiglio di Sua Maestà. Avete qualcosa da dire?
More: No.
Cromwell: Avete mai visto questo?
More: Molte volte.
Cromwell: Questo è l'Atto di Successione. Questi sono i nomi di quelli che l'hanno giurato.
More: Vi ho già detto che l'ho visto molte volte.
Cromwell: E intendete giurarlo?
More: No.
Norfolk: Thomas, tu devi capire...
Norfolk: Noi dobbiamo sapere se voi riconoscete alla prole della regina Anna il diritto di successione.
More: Il re ed il Parlamento glielo riconoscono, non so perché dovrei oppormi io.
Norfolk: E siete pronto a giurarlo?
More: Sì.
Norfolk: E allora perché non volete giurare l'atto?!
Cromwell: Perché c'è molto più di questo nell'Atto di Successione.
Cranmer: Sì, è così. Sir Thomas, nel preambolo c'è che il precedente matrimonio del re con lady Cathrine non era valido poiché era la vedova del fratello e quindi il Papa non poteva concedere la dispensa. È questo che negate?
More: ...
Cranmer: È questo che mettete in dubbio?
More: ...
Cranmer: È di questo che voi non avete la certezza?
More: ...
Norfolk: Thomas, tu stai offendendo Sua Maestà e il Consiglio nella persona del Lord arcivescovo.
More: Io non offendo nessuno. Io non voglio giurare e non dirò la ragione per la quale non voglio giurare.
Norfolk: In questo caso si deve trattare di tradimento.
More: Non si deve: si può.
Norfolk: Ah, è comunque una bella ipotesi!
More: La legge richiede molto più delle ipotesi: la legge richiede i fatti.
Cranmer: Io non so giudicare la vostra posizione legale, ma, finché non saprò le ragioni del vostro rifiuto, posso indovinare quella che presumibilmente è la vostra posizione spirituale.
More: Se è così non vi dovrebbe essere difficile indovinare la ragione delle mie obiezioni.
Cromwell: Ma allora avete delle obiezioni all'Atto!
Norfolk: Be' ma questo lo sappiamo, Cromwell!
More: No, signori, non lo sapete, voi supponete che io abbia delle obiezioni, ma sapete solo che io non voglio giurare e per questo non mi potete legalmente fare altro male. Mentre invece, se aveste ragione nel supporre che io abbia delle obiezioni, e ragione nel supporre che queste obiezioni rappresentino un tradimento, la legge vi permetterebbe di... decapitarmi.
Norfolk: Ah... già...
Cromwell: Oh, vi ringrazio, sir Thomas, ho cercato molte volte di spiegare questo punto a Sua Grazia!
Norfolk: Ah, al diavolo tutto questo! Io non sono un sapiente, non lo so se questo matrimonio è legale, ma perdiana, Thomas, guarda questi nomi, fa' come me e mettiti con noi, per amore dell'amicizia!
More: E quando moriremo, e tu andrai in Paradiso per aver seguito la tua coscienza, e io all'Inferno per non aver seguito la mia, ci verrai con me, per amicizia?
Cranmer: Secondo voi tutti noi che abbiamo giurato andremo all'Inferno, allora.
More: Io non posso leggere nella coscienza degli altri uomini e non condanno nessuno.
Cranmer: Allora la questione è discutibile, no?
More: Certamente.
Cranmer: Ma il fatto che voi dobbiate obbedienza al re non è discutibile quindi, tra un dubbio e una certezza, firmate!
More: ...alcuni dicono che la Terra sia tonda, altri non lo credono, e anche questo è una questione discutibile. Ma, se non è tonda, può un ordine del re renderla tonda? E se è tonda, può un ordine del re renderla quadrata? No. E io non firmerò.
Cromwell: E allora conta di più un vostro dubbio che un ordine del re.
More: Per me non c'è dubbio.
Cromwell: Dubbio di che?
More: Non c'è dubbio che non farò il giuramento, ma perché non lo farò, voi, messer segretario, non me lo farete dire.
Cromwell: Potrei anche ricorrere ad altri metodi.
More: State minacciando come un malvivente.
Cromwell: Come dovrei minacciare?
More: Come un ministro dello Stato: con la giustizia.
Cromwell: È proprio la giustizia quella che vi minaccia!
More: Allora non corro pericoli. (it) |