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Non dimenticherò mai quello che ha fatto Moratti per mia figlia. C'era un gestione familiare, come quella dei Sensi o di Preziosi, e quindi con dei limiti. Gli americani a Roma sono capaci, però più freddi. La svolta all'Inter c'è stata con l'arrivo di Mancini. Prima c'erano grandissimi giocatori, ma non una leadership come in Juve o Milan: l'ha portata lui. Abbiamo avuto un rapporto ottimo. Abbiamo litigato, ma anche festeggiato e ci siamo emozionati. E ora mi sembra ancora più maturo, prima si sentiva ancora calciatore. (it) |